Leggo sempre con interesse i Suoi articoli, particolarmente quelli sull’alimentazione. E’ possibile sapere per ogni sostanza il livello giornaliero di assunzione ottimale?
Lei tocca un argomento molto importante, quello del rischio di carenze alimentari. E’ vero, infatti, che denutrizione e malnutrizione esistono anche da noi. Esse riguardano non solo fasce marginali di popolazione (nuovi poveri, alcolizzati, tossicodipendenti), ma anche gruppi a rischio, in primo luogo gli anziani soli. Per costoro la solitudine e l’isolamento sociale, insieme con i malanni fisici, le alterazioni dell’appetito, del gusto e della masticazione tipiche dell’età, sono fonte di malnutrizione. E’ difficile, infatti, immaginare un anziano malato e senza famiglia, magari anche depresso e privo di grossi mezzi finanziari, che si prepari bene da mangiare e si nutra correttamente.
Ogni giorno dovremmo assumere con l’alimentazione 23 sostanze organiche (9 aminoacidi, 1 acido grasso, 13 vitamine) e 15 inorganiche (3 minerali, 3 elettroliti e 9 oligoelementi), oltre ad una sufficiente quantità di acqua ed energia. Per questo sono state concepite delle tabelle che indicano le quantità raccomandate di sostanze da assumere giornalmente (RDA), che sono diverse per maschi e femmine. Le tabelle vanno adattate alle singole situazioni, tenendo conto dell’età, peso, attività svolta e della presenza di eventuali situazioni di aumentato fabbisogno (assunzione di farmaci, malattie, gravidanza).
A titolo di esempio, un anziano sano dovrebbe giornalmente assicurarsi un apporto tra 1800 e 2400 calorie, che comprenda da 44 a 56 grammi di proteine. Non dovrebbe mancare un apporto adeguato di oligoelementi e vitamine liposolubili (A, D, E, K) ed idrosolubili (C, B6, B12, Riboflavina, Biotina, Niacina, Acido Folico e Pantotenico). Detto così sembra molto complicato; se ha dei dubbi ne parli con il suo medico. Sappia in ogni modo che una persona sana, che si nutre in modo sufficiente ed equilibrato, non ha bisogno del bilancino, e non necessita di alcun apporto supplementare.