Si continua a parlare di vari tipi di epatite (A, B, C). Potrebbe spiegarmi la differenza?
Il termine epatite virale indica un’infiammazione del fegato causata da un virus. Attualmente se ne conoscono cinque tipi, denominati con le lettere dell’alfabeto (A, B, C, D, E). La più frequente, ed anche la più benigna, è quella di tipo A, che si contrae per via oro-fecale, prevalentemente mangiando cibi contaminati dal virus. La trasmissione del tipo B e C avviene invece attraverso il sangue, i contatti sessuali, e tra madre e bambino (più raro per la C). La diagnosi, che si fa attraverso un’analisi che ricerca gli anticorpi nel sangue, è importante per il decorso. Nel tipo B e C è cronico e può dare luogo, negli anni, ad una degenerazione del fegato (cirrosi) o addirittura ad un tumore maligno (carcinoma). Più rare sono le complicazioni dell’epatite D (contagio con il sangue ma decorso cronico solo nel 10%) ed E (via oro-fecale). Il vaccino esiste solo per l’epatite A e B. Le persone infettate, che spesso non sanno neanche di essere portatori del virus, possono essere efficacemente curate, evitando quindi la progressione della malattia con la distruzione del fegato. Con un test di laboratorio a Luganocare è possibile sapere se si è portatori del virus, oppure se si è protetti tramite la vaccinazione.