Sono angustiata da un problema che diventa sempre più grave. Perdo delle piccole quantità di urina quando faccio degli sforzi (per esempio tossire o starnutire). Ultimamente però la mia vescica è diventata così debole che non riesco a fare una lunga passeggiata senza dovermi fermare per urinare. Ormai ho rinunciato ai viaggi ed alle gite perché mi vergogno di dover sempre chiedere dove è la toilette. Cosa posso fare?
L’incontinenza urinaria è ancora considerata un tabù, anche se si calcola che in Svizzera ne siano colpite circa 400.000 persone. Di queste meno di un terzo osano parlarne al proprio medico dato che, come una recente inchiesta ha dimostrato, questo argomento è considerato il più imbarazzante insieme con quello sessuale.
Nella donna l’incontinenza urinaria ha cause diverse. Tra queste una aumentata reattività della vescica, di origine urologica o neurologica, una insufficienza degli sfinteri, o una debolezza della muscolatura pelvica. Frequenti sono anche le forme miste e quelle di origine psicogena.
I sintomi sono un bisogno di urinare spesso, anche di notte, accompagnate da urgenza imperiosa di urinare e da piccole perdite. Nel caso dell’insufficienza sfinterica o della muscolatura pelvica sono frequenti le perdite a seguito di piccoli sforzi (tosse, starnuti, ridere, salire le scale).
Oltre ad una predisposizione personale, il rilassamento della muscolatura del pavimento pelvico può essere dovuto alle precedenti gravidanze ed ai traumi da parto (lacerazioni del perineo, episiotomie), ed interventi chirurgici pelvici. L’incontinenza può essere influenzata anche da malattie (infezioni urinarie, costipazione, diabete), dall’uso di farmaci, dalla carenza di ormoni dopo la menopausa, dall’obesità. Per finire le abitudini quotidiane, come il portare pesi, lo stare a lungo in piedi o seduti in posizione incurvata e le frequenti sollecitazioni possono aggravare la situazione.
Il trattamento si basa sull’uso di farmaci e su misure di rieducazione. Queste ultime stanno assumendo una importanza crescente. Si va dalle tecniche di apprendimento della contrazione del pavimento pelvico, al biofeedback muscolare e vescicale. I migliori risultati si ottengono con esercizi appropriati da eseguire sotto il controllo medico e di un fisioterapista. Questo programma serve da una parte a rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico e dall’altra a correggere le abitudini e gli atteggiamenti errati della vita quotidiana che favoriscono l’incontinenza.
La fisioterapista di Luganocare Patrizia, specializzata nella terapia dell’ incontinenza, consiglia di allenare la muscolatura addominale e pelvica, sedersi ed stare in piedi in modo giusto, assumere atteggiamenti corretti quando si fanno sforzi (per esempio portare pesi) e come tossire o starnutire. Chiamatela per un consiglio.