In casa ci sono sempre discussioni quando il bambino ha febbre. Mia suocera dice che è meglio non dare medicine perché deve“sfogare”, io che sia meglio abbassarla per evitare le convulsioni.
Abbassare la febbre nei bambini o lasciarle fare il suo corso? E’ una domanda che divide gli stessi medici. In letteratura non esiste, infatti, alcuna prova scientifica che dare medicine per abbassare la febbre prevenga il rischio di convulsioni. D’altra parte l’uso di alte dosi di farmaci, spesso in combinazione tra di loro, può provocare danni al fegato ed ai reni. Prima di discutere se sia meglio o no abbassarla, bisogna sapere che la febbre è un sintomo e non una malattia. Occorre quindi cercare di scoprire da dove viene. Se è più alta di 39 bisogna escludere una malattia infettiva quali angina, otite, cistite, bronchite, polmonite o peggio meningite. Se non è questo il caso personalmente penso che non bisogna far soffrire inutilmente un bambino e quindi somministrare del paracetamolo, farmaco ben tollerato e privo di tossicità (alle dosi massime di 100 milligrammi per chilo di peso al giorno), è sicuramente indicato ed utile. Se ciò non basta si può sostituirlo con un anti infiammatorio (Diclofenac, Ibuprofene o acido mefenamico), ma nei bambini mai dare salicilati (aspirina). Sempre validi rimangono i rimedi della nonna (scoprire, impacchi freddi, aceto) che, nel suo caso, forse possono mettere d’accordo tutti riportando pace in famiglia.