Alfonso Foglia benvenuto a LuganoCare

Posted by on Lug 4, 2024 in Medicina estetica | 0 comments

La tecnica Bowen attiva la capacità del corpo di curare sé stesso.
È stata ideata in Australia da Thomas Bowen nella seconda metà del 1900 e, grazie alla sua efficacia, si è diffusa rapidamente nei paesi anglosassoni fino ad arrivare anche qui da noi.
I trattamenti si effettuano con delicati movimenti delle dita sui tessuti muscolari e queste manovre stimolano i flussi comunicativi ed energetici del corpo riportando l’equilibrio e potenziando la capacità di auto guarigione.
Nel corso della seduta, che può durare dai 15 ai 50 minuti, l’operatore compie manipolazioni molto leggere secondo una sequenza prestabilita su punti chiave e precisamente definiti della muscolatura e dei legamenti tendinei. Durante il trattamento si eseguono pressioni non invasive, lasciando almeno
due minuti di pausa dopo ogni serie di manovre. Questi momenti di sospensione sono essenziali per
questa tecnica poiché permettono di sollecitare il corpo affinché abbia il tempo per sviluppare
meccanismi atti a ritrovare un nuovo e più adeguato equilibrio. Così facendo, l’operatore fornisce un
minimo stimolo capace però di attivare la variazione che porta ad una nuova e benefica condizione.
Bowen suppone che il corpo riesca a comunicare la causa del disturbo, pertanto la scelta dei
movimenti da svolgere passa da un’analisi preliminare della persona da trattare: si osserva la postura,
il modo di camminare, l’allineamento e altri dettagli come ad esempio la posizione della mandibola,
degli occhi, la condizione della cute: tutti elementi capaci di fornire molte informazioni.
La prima seduta è uguale per tutti e ha lo scopo di riportare il bilanciamento nel “sistema corpo”; al
termine dell’incontro, si invita la persona ad avere un atteggiamento di ascolto nei giorni che
seguono in modo da registrare cosa succede nel suo corpo.
Nelle sedute successive, l’operatore potrà quindi individuare le procedure più adatte partendo dalle
analisi preliminari del corpo e da quanto il paziente ha raccontato.
La tecnica interviene sui sintomi ma soprattutto lavora sulle cause che li hanno provocati. Chi ha un
dolore all’articolazione della spalla, per esempio, non è solo trattato per far sì che il disturbo
scompaia. Anzi, con alcune sedute, si cerca di risolvere la problematica alla base e si riesce a
“contattare” il trauma o il motivo che ha provocato il blocco riattivando un nuovo equilibrio.
Nonostante sia apparentemente delicato, il trattamento può far affiorare sensibili stati emozionali e/o
differenti sensazioni corporee (es.: caldo, freddo, leggerezza, peso). Più di ogni altra cosa, tuttavia, alla
fine della seduta quello che si avverte è un profondo benessere e un rilassamento psicofisico.
Per il suo approccio delicato, la tecnica Bowen è adatta a tutti e per qualsiasi età. Funziona anche con
i bambini molto piccoli: li può aiutare nel caso di segnali disarmonici nello sviluppo o come
complemento ad altre terapie. È di supporto anche per le future mamme: durante la gestazione, come
preparazione al parto e durante l’allattamento le sostengono in un periodo speciale di trasformazione
ed evoluzione della loro vita.
La tecnica è indicata per parecchie situazioni, perfino durante fasi di dolori acuti o cronici. E’ utile in
molti casi come allergie, asma e disturbi respiratori, problemi digestivi, cefalee e nevralgie, irregolarità
del ciclo mestruale e per i disturbi della menopausa, problemi muscolari, scheletrici e
osteoarticolari,…
La musica del corpo
Benché si basi su pochi tocchi delicati, la tecnica Bowen è molto potente e i trattamenti stimolano la
circolazione del sangue e il drenaggio linfatico; favoriscono l’assimilazione dei fattori nutritivi e
l’eliminazione delle tossine; riducono la tensione muscolare migliorando il recupero della mobilità
articolare. È un metodo olistico che vede l’organismo come una struttura complessa e considera
l’individuo nella sua totalità, in rapporto con il suo ambiente esterno.
Per farne capire il suo funzionamento, Bowen paragonò il corpo ad uno strumento musicale a corda
che per produrre un suono armonico deve essere accordato.
Il lavoro di Thomas Bowen è continuato dal dottor Oswald Rentsch con l’Accademia Australiana di
Bowen.
Alfonso Foglia, l’operatore che lavora in questo Centro medico è stato formato e fa parte di questa
accademia.

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