Ferro basso stanchezza e Ferro endovena a LuganoCare

Posted by on Mar 21, 2014 in Il medico risponde | 0 comments

Ho la ferritina bassa.,il ferro invece è nella norma. A che rischio vado incontro se la ferritina rimane bassa?”

La ferritina è la più importante forma di deposito del ferro nell’organismo umano. Si tratta di una proteina a forma sferica, con un guscio proteico (apoferritina di peso molecolare di 450.000 circa) ed un “cuore” centrale dove si deposita il ferro (fino a 4500 atomi). La ferritina e l’emosiderina, che è una proteina che deriva da questa, sono contenute prevalentemente nelle cellule del sistema reticoloendoteliale e negli epatociti.

Il trasferimento del ferro dalla sua forma di deposito (ferritina) al plasma, richiede l’intervento di una proteina con funzioni di trasporto, la transferrina. Il ferro veicolato dalla transferrina è in equilibrio con i depositi del tratto gastroenterico e del sistema reticoloendoteliale.

L’assorbimento e la secrezione del ferro ferritinico sono regolate dal fabbisogno del midollo osseo, e dal livello di saturazione in ferro della transferrina circolante. Il valore della ferritina, misurato nel siero, rappresenta quindi un indice affidabile del ferro disponibile per formare i globuli rossi del sangue. Si può calcolare che un microgrammo di ferritina nel siero corrisponda ad 8 microgrammi di ferro depositato nell’organismo. Se quindi il valore della ferritina è basso, ciò significa che sono diminuite le riserve di ferro nell’organismo; la conseguenza è una anemia.

Chi segue diete dimagranti può avere carenza di ferritina in quanto una delle più importanti fonti alimentari di ferro è rappresentata dal germe di grano. Le ragazze in età di sviluppo ed il sesso femminile in genere, a causa delle perdite legate al ciclo mestruale, sono facilmente esposte al rischio di un deficit di ferritina e quindi di anemia. I sintomi sono stanchezza, capelli ed unghie fragili, scarsa forma fisica. Solo l’assunzione di integratori farmaceutici può ovviare a questa situazione. Per aumentarne l’assorbimento si consiglia di prenderli a digiuno (al mattino, mezz’ora prima di colazione). L’unico problema è il rischio di una possibile intolleranza a livello gastrointestinale. Per evitare questi effetti collaterali è possibile somministrare il ferro per via endovenosa. In tal modo il ferro non deve passare attraverso il sistema gastrointestinale ma è disponibile immediatamente. A LuganoCare è possibile ricevere il preparato contenente ferro in forma di infusione breve. E’ questo un metodo sicuro che minimizza il rischio di reazioni allergiche ed ottiene risultati immediati.

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